Inzaghi si gioca il futuro con il Benfica
Ma tant’è, l’esperienza quasi biennale ha temprato Simone Inzaghi. Nelle difficoltà ha dato il meglio, nelle Coppe ha raccolto soddisfazioni. E le ha sapute soprattutto regalare.
AI tifosi e al presidente Zhang, oggi il suo primo e più prezioso alleato. Questioni di portafoglio – sostengono i maligni – ma anche di feeling umano tra i due.
Il numero uno nerazzurro ha fatto sentire il suo appoggio al tecnico e alla squadra.
Un gruppo concentrato, teso – persino troppo visto il battibecco Onana-Brozovic – consapevole che l’occasione è di quelle imperdibili. Per se stessi, innanzitutto. Per la propria carriera.
Per le proprie ambizioni. Sulla corda, al momento, ci sono solo Lukaku e Dzeko, l’unico ballottaggio pare riguardare ormai il ruolo di partner di attacco di Lautaro: l’argentino è sicuramente giù di forma, ma per le sue caratteristiche è pedina certa e inamovibile. Gli altri sono quelli di Lisbona.
Con il rientrante Calhanoglu possibile sorpresa dell’ultima ora. Schmidt, tencnico del Benfica, rispetto alla sfida casalinga ritrova invece Otamendi che partirà titolare a fianco di Silva al centro della difesa.
Per il resto, soliti noti nel consueto 4-2-3-1. In panchina si rivede Ristic. Occhio infine per i diffidati. Per l’Inter massima attenzione per Bastoni, Dimarco, Dzeko e Lautaro.