Juventus Sampdoria 4-2: decide una doppietta di Rabiot
La Juventus batte – non senza una certa fatica – la Sampdoria e si porta a quattro punti dal sesto posto dove c’è l’Atalanta. Senza la penalizzazione la squadra di Allegri sarebbe dietro solamente al Napoli.
I blucerchiati invece fanno un’altra fermata nella via crucis di questa stagione, a meno dodici dallo Spezia che è quartultimo.
Il primo tempo si spezza in due. Perché la Juventus parte bene, cercando di recuperare il pallone alto, ma anche lasciando qualche spazio a Gabbiadini che, all’inizio, spreca due contropiede, uno calciando a lato e l’altro piazzando il sinistro centralmente, invece di dare il pallone a un compagno meglio piazzato.
I calci da fermo cambiano però l’inerzia della gara: prima Kostic la mette esattamente sulla testa di Bremer, che va a schiacciare imparabilmente per il portiere blucerchiato Turk. Poi è Miretti a disegnare la giusta parabola per il colpo di testa di Kostic: due gol uguali e la Sampdoria va sotto di due al minuto venticinque.
Chi si aspetta che la partita sia già finita, visto che la Samp è molto rimaneggiata, sbaglia completamente.
Perché a riaprire la partita ci pensa Augello con un buon tiro al volo, andando con il piattone all’angolino, al ventinovesimo del primo tempo. Un minuto dopo è Zanoli a cavalcare destra, crossando basso per la.
corsa di Djuricic che, in anticipo sugli avversari, riesce a battere Perin con un rasoterra di prima intenzione. Così le certezze della Juventus scompaiono, mentre ricompare una leggera speranza sul volto del tecnico Stankovic.
Nella ripresa i padroni di casa cercano di ritrovare il vantaggio con un forcing sin dal primo minuto, ma non ci sono grandi problemi per Turk se non un colpo di testa di Bremer che, però, viene deviato da un difensore in angolo.
Questo però è l’anno di Adrien Rabiot, che strappa e porta avanti l’azione: Fagioli gli dà il pallone in mezzo all’area, stop tra braccio e petto – non si capisce perfettamente – e palla sotto la traversa per il 3-2. Non è però l’anno di Dusan Vlahovic, che subito dopo il gol di Rabiot sbaglia un rigore che aveva guadagnato Cuadrado.
Palo a Turk battuto. Nel finale la Sampdoria non ha più la forza di premere sull’acceleratore e la Juve va più vicina al quarto gol (altro palo) che non i blucerchiati al pareggio.
Così il 4-2 arriva nel finale: Vlahovic stacca perfettamente, Turk fa un mezzo miracolo, ma sul rimbalzo c’è Soule che, di testa a porta vuota, insacca senza problemi.
Sono i titoli di coda su una partita che la Sampdoria ha onorato per come poteva, mentre la Juventus si gode Rabiot e il primo sigillo del giovane Soule.