Rabiot è sempre decisivo, la Juventus batte la Sampdoria 4-2. Vlahovic sbaglia un rigore
La Juventus soffre, vince e non si ferma: adesso virtualmente sarebbe al 2° posto, solitaria dietro il Napoli capolista anche se la classifica con il -15 sulle spalle recita solo l’ottava piazza.
Ma la vittoria per 4-2 sulla Sampdoria ha peso specifico fondamentale perché è la risposta immediata al k.o. di Roma e arriva di rimonta, con un doppio vantaggio vanificato da un minuto di follia, poi rimediato da Rabiot e – nel finale. con il poker di Soule. Il più decisivo tra gli uomini di Allegri.
La Juventus vuole riprendere subito il cammino interrotto all’Olimpico dopo il k.o. subito contro la Roma che ha frenato la risalita in classifica. Al J Stadium arriva la Sampdoria di Stankovic ultima in classifica e perfetta vittima sacrificale da immolare alla causa bianconera.
La gara si mette subito sui binari perfetti con la squadra di Allegri che ben presto prende le misure e la padronanza del campo. Trovando anche il doppio vantaggio che sembra mettere in ghiaccio il match: primo gol con Bremer all’11’, raddoppio al 26′ di Rabiot.
Sampdoria subito al tappeto per una gara oramai sui binari juventini, ma tra il 31′ e il 32′ accade l’incredibile: la squadra di Stankovic ha un doppio sussulto vincente con cui si rimette in partita ammutolendo lo stadio.
Prima una rete di Augello, a superare Perin, poi il tapìn di Djuricic per l’incredibile 2-2. Così il primo tempo vola via con la Juventus che deve rifare tutto e i liguri che difendono galvanizzati dai due gol.
Ma è la ripresa che diventa decisiva, con Allegri che cambia le carte in tavola e vince il match. Lo fa inserendo la velocità di Cuadrado e le geometrie di Locatelli.
Stankovic tiene gli stessi 11 del primo tempo e paga dazio a lungo andare. La Juve trova nuova linfa e idee, così Kostic crea e Rabiot – ancora una volta – non sbaglia l’appuntamento col gol: controllo di spalla in area e destro al volo che stende Turk sostituto di Audero.
La gara però resta accesa fino al 90′, con la Sampdoria che ha il merito di mettere il cuore oltre all’ostacolo, credendoci quando Vlahovic fallisce il più facile colpo dei k.o.: il tiro dal dischetto dopo il fallo di Augello su Cuadrado in area.
Vantaggio di corto muso e blucerchiati che rischiano il tutto per tutto provando l’impresa in rimonta. Che però non arriva, condannando la doria alla 19a sconfitta stagione. Peggio di lei, nessuno.