Roja Calcio

Calcio Streaming, Roja calcio in diretta, Guarda Sport in diretta, notizie e altro su RojaCalcio

Rovella: Ho tanti amici di Roma che tifano Lazio

Rovella: Ho tanti amici di Roma che tifano Lazio

Il centrocampista della Lazio, Nicolò Rovella, ha parlato ai microfoni di DAZN, iniziando a spiegare che cosa significa essere un calciatore biancoceleste: “È proprio un sentimento che va oltre il giocare a calcio, lo vivi in città, a casa, con i compagni, con gli amici. È una roba veramente speciale, ho i brividi anche a pensarci, quando entri all’Olimpico che cantano la canzone, la Curva Nord ci esalta, anche la Tevere…”.

Quanto è stato importante Sarri per lei?
Mi ricordo quando ero ancora alla Juve in ritiro che mi ha chiamato e mi ha chiesto di venire alla Lazio. Sapevo che c’era qualcosa ovviamente, spingevo per venire qua e quando mi ha chiamato, ho detto subito al mio procuratore: ‘Domani voglio andare a Roma’.

Venivo da un infortunio in ritiro, non avevo fatto preparazione, ero un po’ indietro fisicamente e quindi il primo mese, mese e mezzo è stato proprio di assestamento fisico ed è servito anche per capire tatticamente cosa chiedeva.

È molto bravo tatticamente, ha idee molto chiare, quindi capirle non è subito facile. Dopo, quando mi sono adattato al gruppo, ho iniziato a giocare. Sarri è un maestro, essere stato chiamato da lui è stato un grande onore, spero di ripagarlo e sto cercando di farlo anche adesso, malgrado non ci sia più, è stato un bell’attestato di stima.

Ho tanti amici di Roma che tifano Lazio, quando c’è stata la possibilità di venire qua hanno iniziato subito a scrivemi e a raccontarmi cose, avevo subito voglia di venire. Poi quando mi ha chiamato Sarri ho detto: ‘Vabbè, faccio la valigia subito’. Ci avrò messo 10 minuti”.

Che cosa vi ha dato invece Baroni?
Il mister è una brava persona, intelligente e ci chiede tanto. È aperto al dialogo, ci chiede cosa pensiamo delle cose e questo aiuta anche i giocatori giovani come me a crescere e magari a capire anche gli errori più facilmente.

Con il dialogo e con le parole spiega le situazioni, è bello e stimolante, poi è bello pure creare un rapporto con il proprio mister. Ci sono tanti giovani, deve essere bravo a gasarci e poi magari a tenerci un po’ più calmi.

Quando uno è giovane ha voglia di fare tutto e subito, invece ci sono degli step da fare e lui è bravo a tenerti con i piedi per terra e a pensare partita dopo partita”.