Pavard: Gioco per vincere, non per i soldi
Nel giorno di Inter-Juventus torna a parlare Benjamin Pavard, il difensore francese dell’Inter che, arrivato quest’estate, ha già sollevato nelle scorse settimane il suo primo trofeo con i nerazzurri, la Supercoppa Italiana. L’ex Bayern, nel match program dei nerazzurri in vista della sfida ai bianconeri, ripercorre alcune tappe del suo passato, raccontando il suo avvicinamento alle sfide:
“Prima di una partita penso a come vincerla ed essendo un difensore a come non prendere gol. Poi amo festeggiare con i tifosi: gioco le partite per vincerle, gioco a calcio per vincere titoli. Per questo ho sempre sognato di diventare un calciatore. Da piccolo guardavo tutte le grandi squadre alzare i trofei, non gioco a calcio per i soldi, piuttosto per i trofei, è questo che mi spinge a scendere in campo, voglio essere fiero di me stesso a fine carriera”.
Mentalità e perseveranza le chiavi dell’educazione calcistica cominciata prestissimo, anche allontanandosi presto da casa per inseguire il suo sogno:
“Mi sono appassionato al calcio a forza di seguirlo e vedendo mio papà allenarsi e giocare. Mia mamma giocava a pallacanestro ma io usavo sempre i piedi, era quella la mia passione e l’ho seguita fino in fondo anche facendo dei sacrifici ma ne è valsa la pena.
Penso a dove sono ora, sono fiero di indossare questa maglia o a momenti incredibili come il gol nella partita contro l’Argentina del Mondiale di Russia o alla più recente doppietta contro la Scozia segnata proprio a Lille dove è cominciato tutto”.
Tra i fondamentali di Benjamin Pavard c’è anche il gioco di squadra, quello di un’Inter che lotta insieme verso gli stessi traguardi:
“Il gruppo non sono solo gli undici giocatori, ma tutto ciò che c’è intorno. È anche lo staff medico, i fisioterapisti, chi lavora dietro le quinte, sono tutti importanti: chi sta in campo e chi ci sostiene da fuori e ci mette nelle condizioni giuste per poter vincere”.